“E’ importante oggi creare unione e non rivalità”: l’intervista a la Sindrome di Peter Punk

Si intitola “Fleximan” il nuovo singolo de La sindrome di Peter Punk, la band veneta nata dalle ceneri dei Peter Punk, formata da Nicolò Gasparini (Peter Punk), Pietro Zanetti e Michael Melis (Derozer).

La copertina del singolo:

Il brano racconta in chiave ironica le vicende di Fleximan, il personaggio che sta manomettendo gli autovelox in tutta Italia diventando un caso nazionale che ha aperto la discussione sulla gestione dei rilevatori di velocità.

Di seguito il videoclip:

Biografia
La Sindrome di Peter Punk è il personale continuum di Nicolò, storico frontman dei Peter Punk, band punk italiana con alle spalle più di 1000 concerti in tutta la nazione. Il progetto nasce durante la pandemia e si distingue sin da subito sia per l’intensa attività live portando sul palco i brani più famosi dei Peter Punk, sia per le prestigiose collaborazioni con band come Dari, Los Fastidios, Radiosboro. La band, composta da: Nicolò (voce e chitarra), Michael (batteria) Pietro (basso) è costantemente in tour in tutta Italia e anche in Svizzera.

Di seguito la nostra INTERVISTA a La Sindrome di Peter Punk:

  1. Ciao ragazzi! Da qualche giorno è uscito “Fleximan” il vostro nuovo singolo che fa riferimento al personaggio che in tutta Italia sta manomettendo gli autovelox diventando un caso nazionale. Perchè avete deciso di “dedicargli” questo brano?

    Abbiamo deciso di proporre un brano come fleximan per tre motivi: primo perché ci piace essere sempre in prima linea con l’attualità, vogliamo essere immediati, esce una notizia oggi, e noi domani vogliamo essere un veicolo di informazione se appoggiamo l’argomento. Secondo perché quando un fatto può essere gestito con la goliardia sicuramente viene percepito meglio , senza essere offensivi o istigatori, ma facendo comunque riflettere. Terzo perché era doveroso fare da altoparlante per tutti i cittadini che si sentono derubati da un sistema che probabilmente qualcosa di marcio sta manifestando.
  2. Il vostro progetto nasce mettendo insieme al frontman dei Peter Punk parte della vecchia formazione dei Derozer. Com’è nata questa unione?

    L’abbinamento e’ puramente un caso. Michael e’ un ottimo batterista che dopo una pausa ho incontrato per caso a Vicenza e mi ha detto: caspita mi piacerebbe ritornare a suonare… e risentendoci abbiamo deciso di fondere questa idea e farla diventare realta’.
  3. Avete collaborato con diverse band tra cui Dari, Los Fastidios e Radiosboro. Con quali altri big della musica sognate una collaborazione?

    Certamente, ci piacerebbe molto fare un brano con LA SAD, che sono nostri amici, ma sicuramente faremo un brano con Derozer, Punkreas, Svetlanas e altri artisti della nuova e vecchia generazione. E’ importante oggi creare unione, non rivalita’
  4. Siete costantemente in tour, come gestite il fatto di essere spesso on the road?

    E’ l’unico momento dove ci si sente liberi, emozionati, e desiderosi di conoscere le culture e le tradizioni dei luoghi dove andiamo a esibirci, se hai questa passione nel sangue parlare con persone nuove, crearsi nuovi amici, approfondire la nostra conoscenza e esperienza facendo quello che ci piace e’ assolutamente il massimo per noi musicisti anomali
  5. Quando salite sul palco quali sono le emozioni che vi accompagnano? C’è sempre tanta adrenalina nonostante l’esperienza?

    Ci teniamo sempre al fatto che tutto vada per il verso giusto. Ad esempio la promozione dell’evento, le band locali, e certo, l’emozione e’ sempre presente, sia prima che durante che dopo lo show. Se vuoi emozionare le persone ti devi emozionare anche tu che tieni lo show. Si deve far in modo che la gente si senta parte dello show, un unico grande palco , e coinvolgere le persone il piu’ possibile. Tutti devono sentirsi il palco sotto ai piedi
  6. Non avete mai abbandonato il punk, credete che essere fedeli a sè stessi premi rispetto al seguire le mode del momento?

    Diventa affermato chi lancia una moda. Il genere e’ sempre quello, le mode vengono lanciate dalle sfumature che tu sai dare per distinguerti
  7. A proposito di punk, sembra che il genere stia tornando alla ribalta anche tra il grande pubblico grazie a band come la Sad e BNKR44. Si può quindi dire che punk is not dead?

    L’unica band punk anomala sono LA SAD, il resto vedo tutto molto distante, amo e rispetto tutti i miei colleghi amici che continuano a suonare. I BNKR44 non so’ nemmeno chi siano. I LA SAD li conosco personalmente e ci sentiamo spesso con THEO, li ritengo molto abili nel comporre musica e si sanno muovere e vestire in perfetto stile 2024, li definirei degli alieni punk
Il videosaluto di Nicolò per i lettori di PushPlay