E’ disponibile da venerdì 15 marzo sulle piattaforme digitali e in tutti i digital stores “Rave” (Alka Record Label), il nuovo ep della band marchigiana La chance su Marte che racconta i pensieri e le emozioni che 5 ragazzi di 28 anni provano nella loro quotidianità.
La copertina dell’album:

Tracklist:
1.Rave
2.Paranoie
3.Diego e Frida
4.Tilt
5.Ludo
BIOGRAFIA
“La Chance Su Marte” è un progetto nato nel 2016 composto da 5 ragazzi della città di Ancona: Federico Olivieri (basso/voce), Francesco Flammia (chitarra acustica/voce), Francesco Coen (chitarra elettrica), Alessandro Bisogni (chitarra elettrica) e Gianmarco Scortechini (batteria/percussioni). La band propone brani originali in italiano appartenenti al genere indie pop con contaminazioni rock. Le influenze principali derivano da artisti sia italiani che stranieri come Motta, i Management, Black Pumas, Frah Quintale e gli Alabama Shakes. Ad oggi il sound si sta evolvendo integrando suoni che derivano dall’Hip Hop, dal soul e dal mondo latino. Il gruppo collabora con le etichette discografiche Ferraresi “Alka Record Label” e “Infecta Suoni & Affini”. È con questa collaborazione che la band ha affinato la scrittura in italiano e deciso il nome “La Chance su Marte”, omonimo del primo singolo. La band ha lavorato in studio con Produttori come Luca Pernici e Manuele Fusaroli.
La nostra INTERVISTA alla band La Chance su Marte:
- Ciao ragazzi! Siete conosciuti come La Chance su Marte, qual è la scelta dietro a questo nome?
Il nostro nome deriva proprio dal nostro primo singolo, la chance su marte. Quando abbiamo prodotto questo brano eravamo alla ricerca di un nome per il nuovo progetto e questo ci ha ispirato molto. Ci riconosciamo nel desiderio di essere una “chance” per chi cerca qualcosa di nuovo e di interessante. - Come e quando è nata la vostra band?
La band nasce come progetto cover nel 2013. Poi ci siamo evoluti in diverse formazioni fino a quella attuale, comunque composta da tutti ragazzi presenti fin dall’inizio. Ci siamo conosciuti alle superiori e da un incontro in gita è nata l’idea di formare una band. - Sappiamo che il vostro nuovo ep “Rave” tratta di temi importanti, quali ansia, giudizio della società e amori malati. Cosa vi ha spinto a parlarne nelle vostre canzoni?
I due anni di stop sono stati importanti per noi. Se pensiamo a ciò che abbiamo passato come umanità probabilmente lo sono stati per tutti. In quegli anni abbiamo sperimentato maggiormente questo tipo di emozioni, anche per una crescita personale che è avvenuta nel frattempo e che ci ha portato a vivere situazioni tipiche “dei grandi”. Come pensare di diventare autonomi, farsi casa, lavoro ecc. Tutto questo, quando sei un artista che scrive, inevitabilmente confluisce nella tua musica. - A tal proposito, secondo voi, queste tematiche sono affrontate abbastanza o c’è ancora poca informazione?
Forse sono una sorta di rumore di sottofondo, almeno a livello generale. Nella musica se ne parla abbastanza (penso a “la fine dei trent’anni” di Motta) ma nel resto dei canali di comunicazione ancora troppo poco. La tematica delle ansie giovanili, spesso anche gravi, sta uscendo fuori ma è ancora sottovalutata. - C’è un brano a cui siete più legati?
Non è facile essendo un gruppo, ognuno potrebbe dire il suo, però sicuramente il brano che ci ha dato il nome “la chance su marte” mette d’accordo tutti su questo. - Mentre invece qual è quello che vi piace di più suonare live?
Anche qui probabilmente non è lo stesso per tutti, sicuramente ci divertiamo molto con “melevisione” o per dirne uno del nuovo EP proprio la title-track “Rave”. - Qual è il sound che secondo voi contraddistingue “Rave”?
Un sound sicuramente pop ma dove abbiamo voluto rimanere molto acustici, molto veri, per cui abbiamo preso tanto da diversi mondi come quello latino, quello soul e immancabilmente, il rock. - Nel panorama musicale italiano e non, se poteste scegliere, con chi vi piacerebbe collaborare?
Ci piacerebbe tanto lavorare con chi ci ha ispirato dall’inizio come Motta e i ComaCose, chissà che ne uscirebbe