La techno di Berlino è ufficialmente patrimonio dell’Unesco

La musica techno di Berlino è ufficialmente diventata patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco.
La decisione è stata presa dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura includendone anche la scena di club, rave e street parade della capitale tedesca.

L’idea di inserirla è nata nel 2014 dal matematico e musicologo Hans Cousto, ma la domanda è stata presentata ufficialmente nel 2022 da Dr Motte, fondatore della LoveParade e il team dell’organizzazione no profit Rave the planet.

L’Unesco ha poi riconosciuto quest’anno alla techno il merito che dona all’identità culturale di Berlino ed è la prima volta che la musica elettronica e i suoi valori vengono inseriti nella lista dell’Unesco.

“Un’altra pietra miliare per i produttori techno di Berlino, per gli artisti, per i gestori di club e per gli organizzatori di eventi. La decisione ci aiuterà a garantire che la cultura dei club sia riconosciuta come un settore prezioso degno di protezione e di sostegno”.

ha dichiarato a Deutsche Welle Lutz Leichsenring, membro del comitato esecutivo della Clubcommission di Berlino.

La scena techno non è solo divertimento, ma recupero e valorizzazione degli spazi urbani e creazione di comunità libere e sicure dove vige il valore dell’inclusione, non contano genere, etnia, orientamento sessuale, età o provenienza geografica.